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COMUNICARE STRAORDINARIAMENTE
Quali sono i 3 aspetti della comunicazione più potenti, per ottenere risultati straordinari?
Quando li conoscerai, avrai un grosso vantaggio per Capire e Farti Capire magnificamente.
1) La Mappa non è il territorio. Utilizzare il Ricalco per Capire la realtà differente e le convinzioni dell'altra persona, ti permetterà di creare quella sintonia che ti aiuterà a guidare efficacemente la comunicazione verso il tuo punto di vista evitando lo scontro.
2) Passare alla Guida della comunicazione dopo aver Ricalcato. Per farlo efficacemente, è meglio conoscere e usare i modelli linguistici che parlano direttamente con la parte più emotiva del tuo interlocutore.
3) Usare il Metamodello e i Principi di Persuasione etica, ogni volta che incontri un ostacolo o resistenza comunicativa, ti permetterà di risolve elegantemente il problema.
Quando li conoscerai, avrai un grosso vantaggio per Capire e Farti Capire magnificamente.
1) La Mappa non è il territorio. Utilizzare il Ricalco per Capire la realtà differente e le convinzioni dell'altra persona, ti permetterà di creare quella sintonia che ti aiuterà a guidare efficacemente la comunicazione verso il tuo punto di vista evitando lo scontro.
2) Passare alla Guida della comunicazione dopo aver Ricalcato. Per farlo efficacemente, è meglio conoscere e usare i modelli linguistici che parlano direttamente con la parte più emotiva del tuo interlocutore.
3) Usare il Metamodello e i Principi di Persuasione etica, ogni volta che incontri un ostacolo o resistenza comunicativa, ti permetterà di risolve elegantemente il problema.
C’era una volta un bambino, che andando e stando a scuola teneva sempre chiuso il pugno della mano sinistra.
Quando era interrogato dalla maestra si alzava e rispondeva tenendo il suo pugno chiuso; scriveva, con la destra, e conservava il pugno sinistro ben chiuso.
Un giorno la maestra, anche per dare soddisfazione a tutti gli alunni, gli chiese il perché di questo atteggiamento.
Il bambino non voleva rispondere, ma poi, dietro le insistenze della maestra e soprattutto per accontentare i compagni di scuola, decise di svelare il segreto.
"Quando ogni mattina parto da casa per venire a scuola, mia madre mi stampa sul palmo della mano sinistra un forte bacio e poi, chiudendomi la mano, mi dice sorridendo: - Bambino mio, tieni sempre ben chiuso qui nella tua mano il bacio di tua madre! - Per questo tengo sempre il pugno chiuso: c'è il bacio della mia mamma dentro”.
«Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.»
I nostri messaggi silenziosi possono contraddire o rinforzare quello che diciamo a parole.
In entrambi i casi, nella comunicazione essi sono più potenti delle parole che pronunciamo.
Albert Mehrabian
Il tetto si ripara quando fuori non piove
In entrambi i casi, nella comunicazione essi sono più potenti delle parole che pronunciamo.
Albert Mehrabian
Il tetto si ripara quando fuori non piove
SPONSORSHIP: un tipo speciale di relazione che incoraggia la crescita, la protezione e il cambiamento a livello di identità.
Sto parlando della sponsorship. È un termine che ha molto a che fare con il supporto, ma anche con l’affidabilità: la persona che viene sponsorizzata è supportata da, e rende conto al suo sponsor; allo stesso modo, lo sponsor supporta, e rende conto per, la persona che sta sponsorizzando.
Altro aspetto fondamentale della relazione di sponsorship è la promozione: da questo punto di vista, concerne il creare un contesto in cui altri possano agire, crescere ed eccellere.
Lo sponsor non è necessariamente un modello di comportamento per l’individuo o il gruppo che viene sponsorizzato, anzi le loro abilità e risorse possono essere abbastanza distanti; piuttosto, lo sponsor fornisce un contesto, contatti e risorse che consentono a chi è destinatario della sponsorship di sviluppare e utilizzare le proprie personali abilità e capacità: si tratta di dare attenzione personalizzata alla persona che viene sponsorizzata.
Stephen Gilligan ha definito diverse abilità specifiche associate con la “sponsorship terapeutica”, alcune delle quali possono essere adattate ad un'applicazione più generale della sponsorship rispetto alla sola terapia. Fra di esse, troviamo lacongruenza interna, la connessione con l’altra persona, la curiosità e la ricettività.
Dunque, la sponsorship riguarda il risveglio e la salvaguardia del potenziale negli altri, spesso al livello di valori e identità. Riguarda impegnarsi per promuovere qualcosa che è già all’interno di una persona o gruppo, ma che non viene manifestata al massimo delle sue possibilità.
Questo è un argomento complesso e affascinante, e ci sarebbero ancora molte altre cose da dire. Sono certo però che hai già compreso il punto fondamentale, la sponsorship ha a che vedere con la promozione dell’identità unica dell’individuo.
MINDSETS
Se vuoi crescere, devi circondarti di persone straordinarie. Da Steve Woznik a Tim Cook (attuale Ceo di apple) alla gente che la Apple selezionava: solo appassionati e talentuosi.
Correre rischi è parte del successo: ogni lancio di un nuovo “oggetto di culto” poteva essere un flop (e in passato ne ha avuti) ma questo non gli impediva di continuare a sognare e poi di realizzare le sue visioni.
Senza leadership sei solo: nelle sue parole, la sua leadership:“È difficile progettare prodotti basandosi sui focus group. Spesso le persone non sanno quello che vogliono finché non glielo dico io”.
Creatività e innovazione:“La creatività è collegare le cose. L’innovazione è ciò che distingue i leader dai seguaci”.
Il Personal brand è alla base di tutto: lui stesso e la sua “mitologia”, la mela morsicata, il design, la tribù di consumatori. Il brand prima di tutto.
Ama ciò che fai: “l’unica maniera di fare un ottimo lavoro è amare ciò che fai, se ancora non l’hai trovato, cercalo”.
La forza della semplicità: “semplice può essere più difficile che complesso. Devi lavorare duro per rendere le cose semplici. Ma alla fine ne vale la pena perché una volta che l’hai fatto, puoi smuovere le montagne”. Insieme al design, è quello che ha reso la Apple così popolare: la semplicità.
Quali sono le basi della PNL
1.La mappa non è il territorio. In quanto esseri umani nonpossiamo conoscere la realtà. Possiamo solo conoscere le nostrepercezioni della realtà. Facciamo esperienza e rispondiamo almondo che ci circonda principalmente attraverso i nostri sistemirappresentazionali sensoriali. Non è la realtà a limitarci o apotenziarci, bensì la nostra mappa della realtà.La percezione soggettiva della realtà è di conseguenza diversa dalla realtà oggettiva. "Una mappa non è il territorio che raffigura, le parole non sono le cose che indicano, i simboli non sono ciò che rappresentano."
In pratica non è mai possibile sapere tutto quello che c'è da sapere su qualunque cosa: di conseguenza, per dare un senso al mondo esterno, ognuno di noi "traccia" una serie di "mappe mentali" che si basano sempre su una specifica selezione di tutte le informazioni possibili. Semplicemente, ogni persona percepisce le cose in un modo diverso. Come se in un quadro cambiamo la cornice esterna: i fatti assumono significati, o percezioni, diverse a seconda della „cornice“ nella quale li inseriamo. Questo avviene perché sono presenti una serie di filtri che generalizzano, cancellano e deformano le informazioni che “leggiamo”. Abbiamo di conseguenza una rappresentazione sintetica del mondo, che non coincide MAI con quello che c’è realmente nel mondo. La struttura profonda della nostra comprensione può essere recuperata grazie a strumenti come il Metamodello. 2.
Vita e ‘mente’ sono processi sistemici. I processi che hannoluogo in un essere umano e che intercorrono traesseri umani e illoro ambiente sono sistemici. I nostri corpi, le nostre società e ilnostro universo formano un’ecologia di sistemi e sottosistemicomplessi, ognuno dei quali interagisce con gli altri in unacondizione di reciproca influenza. Non è possibile isolarecompletamente una parte del sistema rispetto alle altre. Sistemidel genere si basano su principi di ‘auto-organizzazione’ e perloro stessa natura ricercano stati ottimali di equilibrio.Qualsiasi cosa accade in una parte del sistema cibernetico qual è l’essere umano, questa influenzerà necessariamente tutte le altre parti del sistema. È molto importante pensare a se stessi in termini di sistema: quando intervieni in un’area della tua vita vi sarà una ripercussione (positiva o negativa) sulle altre aree. Chiediti pertanto se il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con qualche parte del tuo essere (valori, credenze, ecc).
Tutto ciò che ci serve è dentro di noi. Questo atteggiamento Socratico, esprime tutta la consapevolezza e la fiducia nelle nostre capacità. Per cambiare non abbiamo bisogno di “avere” qualcosa di diverso. Basta prendere coscienza di sé, essere gli autisti della nostra vita e decidere dove vogliamo andare.
L’eccellenza è limitata soltanto dalla nostra percezione di ciò che è possibile. La PNL estende i limiti di ciò che è possibile. Le convinzioni filtrano e limitano (o ampliano) la realtà che percepiamo. L’eccellenza, quindi, può essere ampliata grazie all’estensione della realtà percepita (in quanto soggettiva). Infatti, per alcuni individui è possibile fare cose che per altri sono irraggiungibili a parità di risorse e capacità. L’unica differenza consiste nella realtà soggettiva che grazie alla PNL può essere modificata ed ampliata.
LE PERSONE RISPONDONO ALLE PROPRIE MAPPE MENTALI DELLA REALTA', NON ALLA REALTA' STESSA. La PNL è lo studio dell’esperienza soggettiva: la PNL studia quello che accade a livello soggettivo. La verità soggettiva di un individuo è la sua unica verità.
CONTINUANDO AD AGIRE COME SI STA AGENDO SI CONTINUERA' AD OTTENERE GLI STESSI RISULTATIIn qualsiasi situazione abbiamo sempre la possibilità di scegliere: benchè sia impossibile controllare quanto accade nel mondo, POSSIAMO SEMPRE CONTROLLARE IL MODO IN CUI NOI RISPONDIAMO a tali eventi.
PER OTTENERE QUALCOSA DI DIVERSO E' NECESSARIO AGIRE DIVERSAMENTE E CONTINUARE A CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO FINO A QUANDO NON SI SARA' OTTENUTO IL RISULTATO DESIDERATO. Ci sono soluzioni per ogni situazione se si è disposti a continuare a cercarle. UNA MAGGIORE POSSIBILITA' DI SCELTA AUMENTA LE PROBABILITA' DI CONSEGUIRE I RISULTATI DESIDERATI
Qualunque processo osservato è schematizzabile e riproducibile. È possibile “modellare” le strategie di un determinato individuo. Questa è la grande novità da cui è nata la PNL. Se esiste al mondo anche un solo individuo che è in grado di fare una determinata cosa, noi possiamo estrarre le sue strategie e renderle disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno.
Ogni comportamento (verbale, paraverbale, non verbale) implica una trasformazione dei processi neurali interni e pertanto fornisce informazioni su questi processi. Qualsiasi comportamento indica che avvengono delle trasformazioni sui processi neurali e grazie alla comunicazione non verbale, al paraverbale (tutti quei suoni vocali e/o strumentali privi di significato logico) e al verbale stesso, puoi essere informato su cosa sta accadendo.
IL CAMBIAMENTO GENERA CAMBIAMENTO. Quando modifichiamo il nostro comportamento otteniamo inevitabilmente un effetto sulle persone che ci circondano.
NON E' POSSIBILE NON COMUNICAREOgni comportamento è comunicazione. È impossibile non comunicare e qualsiasi atteggiamento (anche starsene in silenzio con le braccia conserte) ha un significato. Anche quando qualcuno desidera non comunicare, comunica che non intende farlo.
1.La mappa non è il territorio. In quanto esseri umani nonpossiamo conoscere la realtà. Possiamo solo conoscere le nostrepercezioni della realtà. Facciamo esperienza e rispondiamo almondo che ci circonda principalmente attraverso i nostri sistemirappresentazionali sensoriali. Non è la realtà a limitarci o apotenziarci, bensì la nostra mappa della realtà.La percezione soggettiva della realtà è di conseguenza diversa dalla realtà oggettiva. "Una mappa non è il territorio che raffigura, le parole non sono le cose che indicano, i simboli non sono ciò che rappresentano."
In pratica non è mai possibile sapere tutto quello che c'è da sapere su qualunque cosa: di conseguenza, per dare un senso al mondo esterno, ognuno di noi "traccia" una serie di "mappe mentali" che si basano sempre su una specifica selezione di tutte le informazioni possibili. Semplicemente, ogni persona percepisce le cose in un modo diverso. Come se in un quadro cambiamo la cornice esterna: i fatti assumono significati, o percezioni, diverse a seconda della „cornice“ nella quale li inseriamo. Questo avviene perché sono presenti una serie di filtri che generalizzano, cancellano e deformano le informazioni che “leggiamo”. Abbiamo di conseguenza una rappresentazione sintetica del mondo, che non coincide MAI con quello che c’è realmente nel mondo. La struttura profonda della nostra comprensione può essere recuperata grazie a strumenti come il Metamodello. 2.
Vita e ‘mente’ sono processi sistemici. I processi che hannoluogo in un essere umano e che intercorrono traesseri umani e illoro ambiente sono sistemici. I nostri corpi, le nostre società e ilnostro universo formano un’ecologia di sistemi e sottosistemicomplessi, ognuno dei quali interagisce con gli altri in unacondizione di reciproca influenza. Non è possibile isolarecompletamente una parte del sistema rispetto alle altre. Sistemidel genere si basano su principi di ‘auto-organizzazione’ e perloro stessa natura ricercano stati ottimali di equilibrio.Qualsiasi cosa accade in una parte del sistema cibernetico qual è l’essere umano, questa influenzerà necessariamente tutte le altre parti del sistema. È molto importante pensare a se stessi in termini di sistema: quando intervieni in un’area della tua vita vi sarà una ripercussione (positiva o negativa) sulle altre aree. Chiediti pertanto se il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con qualche parte del tuo essere (valori, credenze, ecc).
Tutto ciò che ci serve è dentro di noi. Questo atteggiamento Socratico, esprime tutta la consapevolezza e la fiducia nelle nostre capacità. Per cambiare non abbiamo bisogno di “avere” qualcosa di diverso. Basta prendere coscienza di sé, essere gli autisti della nostra vita e decidere dove vogliamo andare.
L’eccellenza è limitata soltanto dalla nostra percezione di ciò che è possibile. La PNL estende i limiti di ciò che è possibile. Le convinzioni filtrano e limitano (o ampliano) la realtà che percepiamo. L’eccellenza, quindi, può essere ampliata grazie all’estensione della realtà percepita (in quanto soggettiva). Infatti, per alcuni individui è possibile fare cose che per altri sono irraggiungibili a parità di risorse e capacità. L’unica differenza consiste nella realtà soggettiva che grazie alla PNL può essere modificata ed ampliata.
LE PERSONE RISPONDONO ALLE PROPRIE MAPPE MENTALI DELLA REALTA', NON ALLA REALTA' STESSA. La PNL è lo studio dell’esperienza soggettiva: la PNL studia quello che accade a livello soggettivo. La verità soggettiva di un individuo è la sua unica verità.
CONTINUANDO AD AGIRE COME SI STA AGENDO SI CONTINUERA' AD OTTENERE GLI STESSI RISULTATIIn qualsiasi situazione abbiamo sempre la possibilità di scegliere: benchè sia impossibile controllare quanto accade nel mondo, POSSIAMO SEMPRE CONTROLLARE IL MODO IN CUI NOI RISPONDIAMO a tali eventi.
PER OTTENERE QUALCOSA DI DIVERSO E' NECESSARIO AGIRE DIVERSAMENTE E CONTINUARE A CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO FINO A QUANDO NON SI SARA' OTTENUTO IL RISULTATO DESIDERATO. Ci sono soluzioni per ogni situazione se si è disposti a continuare a cercarle. UNA MAGGIORE POSSIBILITA' DI SCELTA AUMENTA LE PROBABILITA' DI CONSEGUIRE I RISULTATI DESIDERATI
Qualunque processo osservato è schematizzabile e riproducibile. È possibile “modellare” le strategie di un determinato individuo. Questa è la grande novità da cui è nata la PNL. Se esiste al mondo anche un solo individuo che è in grado di fare una determinata cosa, noi possiamo estrarre le sue strategie e renderle disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno.
Ogni comportamento (verbale, paraverbale, non verbale) implica una trasformazione dei processi neurali interni e pertanto fornisce informazioni su questi processi. Qualsiasi comportamento indica che avvengono delle trasformazioni sui processi neurali e grazie alla comunicazione non verbale, al paraverbale (tutti quei suoni vocali e/o strumentali privi di significato logico) e al verbale stesso, puoi essere informato su cosa sta accadendo.
IL CAMBIAMENTO GENERA CAMBIAMENTO. Quando modifichiamo il nostro comportamento otteniamo inevitabilmente un effetto sulle persone che ci circondano.
NON E' POSSIBILE NON COMUNICAREOgni comportamento è comunicazione. È impossibile non comunicare e qualsiasi atteggiamento (anche starsene in silenzio con le braccia conserte) ha un significato. Anche quando qualcuno desidera non comunicare, comunica che non intende farlo.
IL SIGNIFICATO DI UNA COMUNICAZIONE E' LA RISPOSTA CHE RICEVE. Le persone possono rispondere unicamente a ciò che PENSANO che noi intendiamo. Il buon comunicatore è responsabile al 100% dei risultati che ottiene (o che non ottiene). Colui che possiede abilità comunicative è attento e sempre responsabile del feedback. Non esistono cioè cattivi allievi ma pessimi insegnanti: ogni individuo ha una sua frequenza comunicativa e spetta a colui che intende comunicare un determinato messaggio allinearsi e sintonizzarsi con il suo interlocutore (Rapport).
LA VERA COMPRENSIONE SI RAGGIUNGE SOLO CON L'ESPERIENZA. Non si comprende veramente una cosa FINCHE' NON LA SI FA in prima persona.
IL FALLIMENTO NON ESISTE, ESISTE SOLO IL FEEDBACK. Non esistono fallimenti, esistono solo risultati (più o meno funzionali). Non esiste comunicazione corretta o sbagliata in assoluto. È necessario, quindi, imparare a leggere il feedback e variare di conseguenza il proprio comportamento. La dote migliore di un individuo o di un’organizzazione è la flessibilità, cioè la capacità di adattare il proprio comportamento per ottenere il risultato voluto. Più che come a un fallimento, potremmo invece guardare alle situazioni come a una forma di feedback, la prova di come NON fare una cosa (Edison fallì ben 10000 volte, ma non si arrese mai e alla fine riuscì a inventare la lampadina elettrica: "Non ho fallito. Ho solamente provato 10000 metodi che non hanno funzionato.„ disse). Invece di credere di avere semplicemente sbagliato, è bene considerare cosa ho imparato da questo risultato che non mi aspettavo. Invece di sentirci male ci sentiremmo liberi di impostare un nuovo piano d'azione e FARE UN NUOVO TENTATIVO: "il fallimento è solo l'opportunità di ricominciare in maniera più intelligente." (Henry Ford).
Ogni comportamento ha contenuto o contiene un’intenzione positiva per il soggetto, poiché fornisce la migliore risposta possibile nel contesto in cui si manifestato o si manifesta. Qualsiasi azione e/o comportamento ha un intento positivo. Ad esempio, una persona timida può aver deciso inconsciamente di adottare questa strategia perché (nel vecchio contesto che l’ha generata) era l’unica risposta possibile in base alle risorse disponibili. Oppure, una persona aggressiva mette in atto atteggiamenti violenti perché in passato ha inconsapevolmente scelto questa strategia come unica soluzione possibile in base alle risorse disponibili. Quindi, l’azione parte da un’intenzione positiva. In questi casi, se vogliamo cambiare, bisogna valutare soluzioni alternative.
(FINE)
Parliamo oggi di ANDRAGOGIA: è una teoria dell'apprendimento ed educazione che riguarda gli adulti.
Il termine è stato coniato in contrapposizione a quello di pedagogia, che deriva dal greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre.
Si tratta di un modello incentrato sulla comprensione della diversità di bisogni e interessi di apprendimento degli adulti rispetto ai bambini. Malcom Knowles ha dedicato parte del suo lavoro proprio a questo aspetto.
Le sue teorie si basano su alcuni presupposti:
Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché vogliono apprendere qualcosa. Tough (1979) ha scoperto che quando gli adulti iniziano ad apprendere qualcosa per conto loro investono una considerevole energia nell'esaminare i vantaggi che trarranno dall'apprendimento. Il primo compito del facilitatore dell'apprendimento è aiutare i discenti in questo risveglio della consapevolezza
Il concetto di sé del discente: durante la maturazione da adolescenti ad adulti, il concetto di sé passa da un senso di totale dipendenza ad un senso di crescente indipendenza ed autonomia. L’adulto deve sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato dall’educatore e quindi deve essere collocato in una situazione di autonomia.
Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli adulti assicura maggiore ricchezza e possibilità d'utilizzo di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più eterogeneo di quanto non accada in gruppi di giovani. Da qui deriva il grande accento posto nella formazione degli adulti sull'individualizzazione delle strategie d'insegnamento e di apprendimento, sulle tecniche esperienziali piuttosto che trasmissive e sulle attività di aiuto tra pari.
La maggiore esperienza può avere però anche tratti negativi nel senso di una minore elasticità negli abiti mentali, delle idee “prevenute”, delle presupposizioni e nella chiusura rispetto a idee nuove e diverse modalità di approccio e ragionamento oltre che di apprendimento. Mentre per i bambini l'esperienza è qualcosa che capita loro, gli adulti tendono a rappresentarsi con essa e a derivare la loro identità personale dalle loro esperienze.
La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le competenze e deve poter essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana.
L'orientamento verso l'apprendimento: non deve essere centrato sulle materie ma sulla vita reale. Gli adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di comprensione, abilità e atteggiamenti molto più efficacemente quando sono presentati in un contesto dove sia possibile mettere in pratica ciò che si è appreso. Ecco quindi l’importanza della progettazione dell’evento formativo, del modo di esporre le tematiche, di come presentare gli obiettivi, in modo da rendere efficace la trasmissione dei concetti.
La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più forti delle pressioni esterne. Tough (1979) ha scoperto che tutti gli adulti sono motivati a continuare a crescere e a evolversi, ma che questa motivazione spesso viene inibita da una bassa autostima sulla capacità di apprendere nuovamente dopo anni dalla scuola e dall’università. In questo gioca anche un ruolo fondamentale la promozione dell'autodeterminazione, soddisfacendo i bisogni psicologici innati di competenza, autonomia e relazione.
La competenza consiste nel’essere consapevoli di agire nel mondo esterno e nelle relazioni, avendo il controllo dato dalla propria esperienza e conoscenza.
L' autonomia si riferisce alla possibilità di stabilire personalmente le proprie azioni.
Il bisogno di relazione riguarda la necessità di costituire legami sociali.